Nuova conferma: i criminali informatici sfruttano la tragedia-Covid per le loro frodi
Lo ha rivelato Eset, società specializzata nella sicurezza informatica. Che osserva: i fuorilegge sono talmente concentrati sulle truffe legate al coronavirus da "trascurare" persino cryptomining e malware Android
Pubblicato il 30 aprile 2020 da redazione

Negli ultimi giorni, la tendenza era stata evidenziata da due società del mondo assicurativo, Cgpa Europe e Allianz Global Corporate & Specialty. E ora anche l’ultimo report sulle minacce informatiche di Eset, società specializzata nelle sicurezza informatica con sede a Bratislava, ha confermato il fenomeno. Stiamo parlando delle truffe, particolarmente disgustose, che ultimamente vanno per la maggiore nel mondo del crimine informatico: quelle che utilizzano la pandemia come esca per frodare persone indebolite dalla paura dei contagi e dall'incertezza economica causata da questa crisi, quando non anche distrutte dalla perdita di un proprio caro.
Nel primo trimestre 2020, ha dunque osservato il report, questi raggiri si sono moltiplicati. I criminali del web, spiega Roman Kováč, chief research officer di Eset, “hanno iniziato a capitalizzare le paure e la necessità di informazioni delle persone”.
Non solo: le frodi basate sul Covid-19 sono state sviluppate anche a costo di calare l'attenzione su altre attività illegali: non per niente, al forte incremento di alcune truffe, soprattutto quelle provenienti dal web ha fatto da contraltare il calo, alla fine del primo trimestre 2020, di altri tipi di minacce, come i cryptominer e i malware per Android. In aumento, invece, gli episodi di stalkerware.
Nel corso del primo trimestre, la società slovacca ha anche rilevato nuove operazioni dei "gruppi di hacking" Winnti e Turla, scoperto Kràk, nuova vulnerabilità per la crittografia in più di miliardo di dispositivi wifi e individuato il modo di operare del nuovo modulo di cryptomining del malware Stantinko.
MALWARE