Remote working sotto attacco
Secondo Trend Micro, nei prossimi mesi i criminali informatici bersaglieranno il software utilizzato da chi lavora da casa
Pubblicato il 21 gennaio 2021 da redazione

I telelavoratori che hanno un accesso regolare ai dati sensibili, sono più a rischio. Lo afferma il report Turning the tide - La marea è salita, è ora di invertire la tendenza di Trend Micro, secondo cui nei prossimi mesi si verificheranno nuovi attacchi al software utilizzato per il telelavoro e i sistemi cloud. I fuorilegge del web si serviranno delle reti domestiche come hub per compromettere le infrastrutture aziendali e Iot.
La società specializzata nella sicurezza informatica prevede anche un aumento di rischi in tutte le aree connesse con la gestione della pandemia, o quelle le cui dinamiche sono state trasformate dal coronavirus (e-commerce, telemedicina, strutture sanitarie), mentre le campagne di disinformazione cercheranno di truffare gli internauti.
Inoltre: il telelavoro obbligherà a ristrutturare le infrastrutture di sicurezza a considerare gli ambienti ibridi; l'uso del contact tracing accrescerà l’attenzione degli hacker nei confronti dei dati dei cybernauti; i delinquenti cercheranno di sfruttare nuove vulnerabilità, rendendo il patching sempre più difficile; le Api saranno il nuovo vettore di attacco preferito dai criminali informatici per violare i dati delle imprese; i software enterprise e le applicazioni cloud utilizzati per il telelavoro verranno bersagliati da bug critici.
“Stiamo muovendo i primi passi nel mondo post pandemia, ma molte aziende continueranno a mantere pratiche di lavoro da remoto che faranno aumentare gli attacchi alle reti e ai dati aziendali”, ha commentato Lisa Dolcini, head of marketing di Trend Micro Italia. “I team di sicurezza dovranno raddoppiare gli sforzi per quanto riguarda la formazione degli utenti e l’adozione di controlli estesi di rilevamento e risposta, oltre a una verifica degli accessi adattiva. Nel 2020 è stata gestita l’emergenza e l’urgenza, ora le aziende devono pensare a implementare una cloud security integrata come fondamento della propria strategia di difesa”.
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