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Rincari luce e gas, proseguono le reazioni dei consumatori

16 Settembre 2021

Il Codacons afferma: “l’aumento è superiore a quello apparso sui giornali”. E Consumerismo No Profit propone: “social tax per le società del settore”

 

Proseguono le reazioni delle associazioni consumatori sui possibili rincari delle tariffe luce e gas che, secondo il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, potrebbero raggiungere il 40%.

 

Le stime del Codacons…

Secondo il Codacons, le stime circolate nelle ultime ore su alcuni giornali e che vorrebbero un aumento di 240 euro a famiglia sono errate. “Purtroppo per i consumatori”, afferma una nota dell’associazione giunta ieri in redazione, “i numeri del ministero, che ha smentito le cifre errate diffuse da alcuni organi, sono corrette. Se scatteranno i maxi-aumenti delle tariffe la stangata sarà di circa 500 euro annui a famiglia, solo per i maggiori costi delle bollette di luce e gas, ma le brutte notizie per gli italiani non finiscono qui: gli aumenti dei costi dell’energia graveranno su industria e imprese, determinando un effetto a cascata sui prezzi al dettaglio di una moltitudine di prodotti che subiranno rincari anche pesanti, con effetti sull’inflazione e conseguenze negative sui consumi delle famiglie, che reagiranno riducendo gli acquisti”.

 

… e la ricetta di Consumerismo No Profit

Consumerismo No Profit propone di arginare questa situazioni varando una socialtax per le aziende del settore.
“Occorre intervenire su utili e dividendi delle grandi società energetiche che sfruttano la rete pagata dagli italiani e i consumi di luce e gas delle famiglie, ottenendo enormi profitti, istituendo una tassazione specifica a loro carico”, ha affermato oggi il suo presidente Luigi Gabriele.
“In Italia ogni volta che una grande società è in perdita e si avvia al fallimento lo stato interviene con operazioni di salvataggio finanziate dall’intera collettività (come nel caso di Alitalia o Mps). Allo stesso modo, occorre intervenire sui guadagni dei colossi dell’energia per evitare che le famiglie vadano incontro al fallimento, spalmando il costo dei rincari tariffari di luce e gas su società come Eni, Enel, Terna, Snam”.
In che modo? “Attraverso una Social tax taglia-bollette che reperisca risorse dai colossi energetici”, dice Gabriele. “e salvaguardi non solo le tasche dei consumatori, ma l’intera economia, considerando che i maxi-rincari delle bollette avrebbero effetti deleteri su consumi e commercio e incrementerebbero i costi a carico di industria e piccole imprese”

Alberto Mazza

Foto di VV1ntermute da Pixabay 

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