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Tecnologie per assicurazioni e banche

Banche, come entrare nel metaverso?

1 Agosto 2022

Se lo chiede Adriano Gerardelli, di Minsait. Che individua, per gli istituti di credito, due possibilità…

Se non è “metaverso-mania”, poco ci manca. Molti, infatti, ne parlano – e non tutti a proposito. Anche perché il significato di questo neologismo non è proprio così condiviso. “A oggi”, dice Adriano Gerardelli, responsabile dei servizi finanziari di Minsait per il territorio italiano, “questa parola può sembrare vuota ed eccessivamente inflazionata, soprattutto perché non esiste una definizione univoca che possa racchiudere in essa il significato di questo nuovo paradigma. Il metaverso sarà il nuovo modo di vivere internet, “il successore del mobile internet” per citare Mark Zuckerberg, un luogo digitale che non “vediamo” solo attraverso uno schermo ma nel quale potremo avere esperienze immersive e interagire in modo più realistico con persone da ogni angolo del mondo”.
Questo spazio, aggiunge Gerardelli, è “virtuale, aperto e collettivo, potenziato virtualmente e nel quale convergono realtà fisica e digitale”.

 

Opportunità…

Quale il ruolo delle banche in questo scenario? Secondo il manager di Minsait, gli istituti di credito “possono avviare esperimenti pioneristici attraverso la creazione ed il rafforzamento del rapporto con i propri clienti. Il metaverso potrà rappresentare, sempre in misura crescente nei prossimi anni, un potente canale di vendita e di servizio che consentirà di proporre prodotti personalizzati – come prestiti, servizi di pagamento, pacchetti di investimento – a nuovi segmenti di clientela.
Le banche potranno decidere di creare un proprio metaverso e farne un elemento di differenziazione e innovazione rispetto ai concorrenti, sia per quanto riguarda i processi di vendita, sia per rinnovare l’esperienza dei propri dipendenti e dei clienti”.
In alternativa, “potranno partecipare a metaversi già esistenti come Decentraland o The Sandbox, rafforzando il proprio brand con strategie di marketing e advertising in questi mondi virtuali, puntando a nuovi segmenti di clientela con prodotti ad hoc per i loro interessi”.

 

… e sfide

Oltre alle opportunità ci sono, però, anche le sfide. A cominciare dall’interoperabilità: “sarà importante evitare”, avverte Gerardelli, “che la frammentazione tra i vari metaversi disincentivi le persone a esplorare questi nuovi spazi. Un’altra sfida”, chiude il manager, “riguarda i temi etici come privacy, sicurezza, compliance normativa, salute fisica e mentale degli utenti, sostenibilità ambientale, per citarne alcuni, che andranno a plasmare la forma che assumerà il metaverso nel prossimo decennio”.

 

Foto di Pete Linforth da Pixabay

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