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Tecnologie per assicurazioni e banche

Bitcoin: presto si acquisteranno in banca?

6 Gennaio 2022

Secondo l’Osservatorio Conio, la svolta avverrà nel corso di quest’anno. E porterà alla disponibilità delle criptovalute allo sportello, come avviene per le azioni e le obbligazioni

 

Nel corso di quest’anno i bitcoin diventeranno normali asset class di investimento, e potranno essere acquistati in banca. Proprio come le azioni o le obbligazioni. Lo prevede l’Osservatorio Conio, studio dedicato alle criptovalute.
“Si tratta di una tendenza che nel prossimo triennio sarà in grado di dispiegare il suo effetto, e nel frattempo il prezzo dei bitcoin continuerà a crescere”, ha commentato a questo proposito Christian Miccoli, fondatore di Conio. “Fino a un milione di euro il valore è sostenibile: a quell’importo, sarà simile a quello dell’oro e dunque l’effetto sarà neutro sui mercati finanziari. I wallet in circolazione sono oggi pari a 250 milioni e secondo le stime potrebbero toccare i 2 miliardi nei prossimi tre anni: sempre più portafogli di investimento avranno il loro mattoncino – che noi continuiamo a raccomandare entro il 5% dell’intero portafoglio – in bitcoin”.
Secondo l’Osservatorio, l’avvio di questo trend è stato scandito da cinque avvenimenti che si sono verificati nel corso del 2020: la quotazione della piattaforma crypto Coinbase a Wall Street (14 aprile), l’entrata del bitcoin (accanto al dollaro) come valuta di corso legale a El Salvador, primo paese a prendere questo provvedimento; tenuta del bitcoin dopo il veto cinese alle criptovalute (15 settembre); ingresso delle monete virtuali nel piano operativo di vigilanza bancaria dell’Office of the Comptroller of the Currency, agenzia federale del ministero del Tesoro americano (15 ottobre); quotazione a Wall Street del primo Etf Usa basato su bitcoin (18 ottobre).
Oggi, secondo Bloomberg Intelligence, i fondi che investono sulle criptovalute valgono 63 miliardi di dollari, mentre il numero dei veicoli di investimento in monete virtuali è salito dai 35 di fine 2020 agli 80 di oggi; le masse gestite sono infine passate da 24 a 63 miliardi di dollari.

Foto di Jievani Weerasinghe da Pixabay

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