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Tecnologie per assicurazioni e banche

Gli Atm evoluti fermeranno la chiusura delle filiali?

31 Agosto 2023

Secondo Dario Cosentino, di Vertiv, l’innovazione degli sportelli bancomat può evitare la desertificazione bancaria. Ecco come

Dario Cosentino
Dario Cosentino

 

La progressiva chiusura delle filiali sembra inarrestabile. Secondo un’inchiesta effettuata da Fisac Cgil, a fine 2021 le agenzie bancarie in territorio italiano erano 21.650 e l’anno successivo sono calate a quota 20.986. Vale a dire: in media, ogni giorno chiudono due succursali. Con ricadute importanti sull’occupazione e sui servizi ai clienti.
Perché è indiscutibile che la banca on line sia sempre più diffusa, soprattutto (ma non solo) tra i più giovani. Ma è anche vero che i clienti non sono tutti soddisfatti. Come rivela un sondaggio Uilca, effettuato su un panel di 1.400 correntisti in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Puglia e Basilicata. Secondo il rapporto, a nove clienti su dieci questo trend non piace, dato che il 60% del campione afferma di recarsi in filiale almeno una volta al mese, e che il 70% ha avvertito le ripercussioni del calo delle succursali. Il fenomeno ha inoltre portato, in quattro anni, a circa 14.000 esuberi. Tanti. Troppi.

 

Tecnologia in succursale

Secondo alcuni osservatori, i gruppi di credito spingeranno ancora verso la desertificazione bancaria, con ripercussioni sui servizi e soprattutto sull’occupazione. Per altri, invece, gli istituti non intendono portare la loro dotazione di sportelli ai minimi termini, ma solo ridimensionarne il numero. E ridisegnare le filiali, rendendole più consone al mondo digitale.
Tra questi c’è Dario Cosentino, senior solutions engineer di Vertiv, secondo cui, oggi come oggi, “i funzionari degli istituti di credito desiderano valorizzare le proprie strutture fisiche per riportare i clienti nelle filiali. All’interno delle agenzie”, puntualizza Cosentino, “il personale può fornire consigli, aiutare i clienti a orientarsi tra i vari servizi e valutare azioni di cross o up selling. Le banche possono poi utilizzare nelle filiali anche dispositivi innovativi, come le tecnologie che inviano messaggi di marketing mirati agli smartphone dei clienti, o le applicazioni di realtà aumentata che consentono di esplorare i servizi con nuove modalità”.

Il ruolo dei bancomat

Secondo questa visione, gli Atm evoluti possono rappresentare “un potente mezzo di attrazione che spinge i clienti a tornare nelle filiali”. Varie le nuove funzionalità offerte dagli sportelli bancomat di nuova generazione. Tra queste, “un’esperienza simile a quella dello smartphone: i clienti possono utilizzare i touchscreen per regolare la risoluzione dello schermo e anche autenticare le transazioni utilizzando i propri telefoni o codici Qr o ancora il riconoscimento facciale”.
I recenti modelli di Atm, prosegue Cosentino, permettono anche la “scansione integrata dei documenti, offrono assistenza dal personale al cliente in diretta video e forniscono consigli per i prelievi. Andando oltre, i correntisti possono utilizzare le app bancarie sugli smartphone per predisporre le transazioni, oppure avvicinarlo al bancomat per prelevare il contante senza inserire la carta”.
Al giorno d’oggi, allo sportello automatico si può anche “richiedere un pagamento in contanti tramite carta di credito e di prelevarne o effettuare un deposito su una banca specifica da qualsiasi bancomat”. Da cui, aggiunge Cosentino, è ora possibile “effettuare il pagamento delle imposte di reddito e di fatture inserendo estratti conto e contanti e, in alcuni casi, persino “richiedere prestiti”.
La digitalizzazione delle filiali (processo in atto da molti anni) e il ruolo centrale degli Atm evoluti nella nuova succursale ipertecnologica potrebbero, dunque, fermare il progressivo e preoccupante calo dei presidi sul territorio che ha contraddistinto questi ultimi anni.

 

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